In questi giorni si parla molto del Bonus Badanti 2024, soprattutto tra gli addetti ai lavori si leggono molte opinioni discordanti tra chi è molto favorevole e chi, invece, assume una posizione molto critica. Ma cerchiamo di chiarire meglio di cosa si tratta cercando di cogliere quanto di positivo potrebbe esserci in merito a questo provvedimento.
Intanto, si deve fare riferimento al Decreto Legge 2 marzo 2024, n. 19 in vigore dal 2 marzo 2024, che riguarda l’esonero totale dei contributi INPS per i datori di lavoro che assumono una badante con compiti di assistenza ad una persona con età di almeno 80 anni.
Nel dettaglio, l’Articolo 29 – nei Commi 15, 16 e 17 stabilisce quanto segue:
“15. Al fine di promuovere il miglioramento , anche in via pregressa, del livello qualitativo e quantitativo delle prestazioni di lavoro, di cura e di assistenza in favore delle persone anziane non autosufficienti e a favorire la regolarizzazione del lavoro di cura prestato al domicilio della persona non autosufficiente, a decorrere dal 1 aprile 2024 e fino al 31 dicembre 2025, in caso di assunzioni o trasformazioni a tempo indeterminato di contratti di lavoro domestico con mansioni di assistente a soggetti anziani, con una età anagrafica di almeno ottanta anni, già titolari dell’indennità di accompagnamento, di cui all’articolo 1, primo comma, della legge 11 febbraio 1980, n. 18, è riconosciuto per un periodo massimo di 24 mesi un esonero dal versamento del 100 per cento dei complessivi contributi previdenziali ed assicurativi a carico del datore di lavoro domestico, nel limite massimo di importo di 3000 euro su base annua, riparametrato e applicato su base trimestrale, ferma restando l’aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche.
- Il datore di lavoro destinatario della prestazione di cui al comma 15 deve possedere un valore dell’indicatore della situazione economica equivalente (ISEE) per le prestazioni agevolate di natura sociosanitaria, ai sensi dell’articolo 6 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 5 dicembre 2013, n. 159, in corso di validità, non superiore a euro 6000.
- Il beneficio non spetta nel caso in cui tra il medesimo lavoratore e il medesimo datore di lavoro o persona del suo nucleo familiare sia cessato un rapporto di lavoro domestico con mansioni di assistente a soggetti anziani da meno di sei mesi, nonché in caso di assunzione di parenti o affini, salvo che il rapporto abbia ad oggetto lo svolgimento delle mansioni di cui all’articolo 1, comma 3, secondo periodo, numeri da 1 a 5 del d.P.R 31 dicembre 1971, n.40.“
Quindi, in sintesi, sembra che questo provvedimento abbia come obiettivo principale quello di contrastare la piaga del lavoro sommerso, in quanto non è utilizzabile da parte di chi ha già una Badante regolarmente assunta, a prescindere dalle condizioni dell’ISEE e dall’età dell’anziano.
La nostra opinione è che si tratta di un provvedimento estremamente positivo, per 2 motivi:
- Primo, perché finalmente i nostri politici hanno concretamente messo mani in un settore completamente statico ed ignorato da parte dei loro predecessori;
- Secondo, perché, se utilizzato in modo strategico, potrebbero aiutare molti anziani e contrastare in modo efficace il lavoro sommerso.
Il consiglio è di approfondire caso per caso le eventuali opportunità di utilizzo del Bonus presso i consulenti del settore come, nel nostro caso, nelle sedi Punto Domina DomusCare di Padova e Mestre.