04/02/2024

Politica nazionale in favore delle persone anziane, un incentivo alla domiciliarità e alla regolarizzazione di Badanti

Il 26 gennaio 2024, è stato approvato in Consiglio dei Ministri, lo schema di decreto legislativo attuativo della legge delega 23 marzo 2023 n. 33 sulla governance della politica nazionale in favore delle persone anziane. Il provvedimento passa ora all’esame delle Commissioni parlamentari. “Il processo di riforma si sta compiendo. In un solo anno sono stati approvati, nei termini previsti, due provvedimenti tra loro correlati per gli aspetti di sostegno alla popolazione anziana in situazione di fragilità: la legge delega anziani del marzo 2023, con il relativo schema di decreto legislativo attuativo di oggi e le nuove misure di inclusione sociale e lavorativa contenute nel Decreto Lavoro di maggio scorso”  ha affermato il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Calderone, durante la conferenza stampa successiva al Consiglio dei Ministri. Che ha aggiunto: “Misure che perseguono entrambe l’obiettivo di fornire assistenza e supporto a chi ne ha bisogno”.

Si dà avvio a una riforma strutturale sulle politiche per gli anziani, tra le priorità del Governo” ha dichiarato il Viceministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Maria Teresa Bellucci. “Il provvedimento è frutto di un lavoro corale e serrato che ha visto tutti impegnati per varare una legge-quadro necessaria, attesa da 20 anni, con cui si vuole scongiurare l’isolamento e la solitudine, riconoscere una vita attiva anche come protezione e prevenzione della salute e garantire semplificazione”. Per gli anziani non autosufficienti “è stato fatto un lavoro importante” ha continuato il Viceministro, con la sperimentazione per due anni (2025 e 2026) di una prestazione universale a scelta del cittadino “iniziando a mettere in protezione la platea di persone più bisognose e fragili” con Isee fino a 6mila euro e over 80: “si passerà da un assegno di accompagnamento attualmente pari a 531,76 euro a 1380 euro” al mese, in denaro o servizi.

Lo schema di decreto si compone di tre sezioni:

  • La prima attua i principi di delega concernenti la governance generale della politica nazionale in favore delle persone anziane e definisce i contenuti delle politiche di promozione dell’invecchiamento attivo e della prevenzione
  • La seconda attua i principi di delega concernenti la semplificazione e l’evoluzione dei criteri di valutazione multidimensionale della persona anziana e della persona anziana non autosufficiente, l’integrazione tra settore sociosanitario e settore sociale nei percorsi di presa in carico della persona anziana non autosufficiente, rafforza il ruolo degli Ambiti Territoriali Sociali e definisce il continuum assistenziale mediante la definizione della rete territoriale dei servizi che favoriscono la domiciliarità delle cure scongiurando ospedalizzazioni incongrue e inserimenti evitabili in residenze. Inoltre, questa terza sezione definisce principi di riferimento per la riqualificazione di tutti i servizi dedicati agli anziani non autosufficienti (domiciliari, residenziali e semiresidenziali)
  • La terza attua i principi di delega, nell’ambito delle risorse disponibili, varando la misura universale sperimentale che, su base volontaria, consentirà alle persone non autosufficienti più deboli economicamente di fruire dell’indennità di accompagnamento e di una misura che sostiene il costo dei servizi di assistenza domiciliare, in particolare di Badanti e Assistenti alla persona; inoltre, vengono introdotte misure di sostegno al ruolo sociale e ai percorsi di reinserimento lavorativo per i caregivers familiari.